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Pernat: "Ducati e Bagnaia, un 2022 da 10. E il prossimo anno sarà ancora dominio. Binder e Bezzecchi le sorprese"
22 dic 2022 11:29Motori

A raccontare questo 2022 della MotoGP che si è concluso solo a novembre, per fare anche una sorta di pagellone dell'annata a TMW Radio è intervenuto il noto manager Carlo Pernat. Che ovviamente non poteva non partire dai vincitori, ossia la Ducati e Pecco Bagnaia: "E' un bene per tutti che sia finita in quel modo, il Mondiale a metà campionato si era affievolito, non c'erano tante cose da vedere, perchè Bagnaia aveva oltre 90 punti di distacco. Poi però c'è stata una seconda parte favolosa, meno per Quartararo e Yamaha. La vittoria di un italiano su moto italiana ha risvegliato gli animi dei tifosi nostrani. La Ducati ha fatto dei passi da gigante negli ultimi anni, ha dominato tecnicamente. C'è una bella differenza tra le Ducati e le altre. La nuova politica di Dall'Igna di avere solo giovani piloti ha pagato. Prima si puntava sul personaggio, Dall'Igna poi ha vinto perché sapeva che la moto sarebbe migliorata e diventata la moto da inseguire".

Pernat che poi ha confessato: "Oggi è parecchio avanti a Honda, Yamaha, Aprilia, KTM. Credo che nel 2023 ci sarà ancora un dominio Ducati. I campionati si vincono per un errore o una scivolata. Gli dò 10, ma i favoriti saranno anche loro. Soprattutto il team ufficiale con Bagnaia e Bastianini". Il manager poi haanalizzato il perché non avesse funzionato la Ducati ad inizio 2022: "La prima parte non bene, tante novità portate in pista non funzionavano ma con il lavoro si è risolto tutto. E poi c'è stato un aiuto involontario. Tutte le case si erano compattate andando contro l'abbassatore, che alla fine è stato vietato per il 2023 e direi che la Ducati lo ha abbandonato subito per quei problemi avuti. Alla fine questa cosa ha giovato alla Ducati, se lo avesse ancora studiato non avrebbe fatto questa crescita".

Non poteva mancare poi l'analisi di un'altra casa italiana a cui è molto legato, l'Aprilia: "Ha fatto un salto in avanti ma ha perso le concessione facendo risultati. Vuol dire che è cresciuta tanto, è al livello degli altri". Mentre guardando alle altre ha detto: "La KTM ha preso un po' di tecnici da Ducati per crescere e a livello economico non hanno problemi, hanno Red Bull che ha soldi e vuole vincere. La Yamaha è un punto interrogativo. Il nuovo motore fatto da Marmorini sembrava buono ma con la carena nuova dopo Valencia ho visto nervoso Quartararo. I giapponesi negli ultimi 5-6 anni non hanno fatto grandi investimenti, sono rimasti con quel motore 4 cilindri in linea ma per raggiungere quelli con il motore a V ce ne vorrà. Poi avrà anche due moto in meno, avrà solo Quartararo e Morbidelli e non ha concessioni. La vedo difficile per il 2023. E' una moto che se la metti in concorrenza con Ducati è perdente, soprattutto se ne devi affrontare 8".

E Marc Marquez dove lo mettiamo? "Spero si possa fare i conti con lui e con tutti gli altri nel 2023 - ha detto Pernat -. Il problema di Marc non è solo suo. Lui deve portare la croce. La Honda proprio non va. Storicamente ho sempre visto una Honda tra le prime, ma ora la vedo male. Non riesce a svilupparla bene, tanto che Marquez si è lamentato. Ora ha preso Rins e Mir, il problema è lo sviluppo però. O lo fai su Marquez, come lo farei io, però se lo fai su lui la guida solo lui quella moto. E gli altri due. Guidare una moto fatta per Marquez non la guida nessuno, basta chiedere a Lorenzo. Sono preoccupato, perché al momento non sanno che parte seguire. Marquez poi non sarà più il Marquez di qualche anno fa, sempre un fenomeno ma qualcosa di meno. E su questa moto non può andare. Per me sarà un punto interrogativo la sua stagione. Se tornasse davanti vedremmo un bel campionato, una sfida Ducati-Honda sarebbe incredibile, ma il problema Honda non è di facile soluzione. C'è da lavorare tanto e negli ultimi due anni ha sbagliato tutto".

Parlando di sorprese poi, il noto manager italiano ha tirato fuori qualche nome: "Bastianini no perché mi aspettavo questi risultati. Quattro gran premi non lo vinci se non sei forte. Il Mondiale ora può vincerlo. La sorpresa più visibile è Marco Bezzecchi, che ha fatto vedere di essere uno da top bike. Se sarà meno nervoso in gara è forte. Quella meno evidente è Binder, è fortissimo. E' un cagnaccio, nel senso buono del termine. E' difficile da passare, guida molto bene. Se la KTM si mette a posto, sarà molto difficile da contrastarlo".

Infine un commento al 2023 della nuova coppia in Ducati ufficiale Bagnaia-Bastianini: "Sfida umana no perché sono amici, ma sportiva sì. Corrono insieme dalle minimoto e le famiglie si conoscono da tempo. Sarà una bella rivalità, sono due piloti diversi. Bagnaia mi ricorda Biaggi, molto pulito e costante, Enea è più vicino a Stoner, veloce, Che fa sorpassi puliti. Sono due modi di correre diversi e vincenti. Vedremo se vincerà più l'estro o la regolarità. Ci divertiremo di sicuro però".

TMWRADIO Redazione