
A TMW Radio, ne L'Editoriale, è stato ospite l'ex dirigente FIGC Antonello Valentini.
Inter che tiene il passo in Champions e vola ai quarti:
"L'Inter è un'autentica corazzata del calcio europeo e mondiale. Ieri senza particolari patemi è andata avanti, ora arriva una sfida al Bayern Monaco, una squadra solida e determinata. Mi auguro che l'Inter vada avanti, ha il piccolo vantaggio di giocare il ritorno in casa contro i tedeschi. Tornando all'Europa, l'impresa più esaltante l'ha fatta la Lazio, vincendo in 9 contro il Plzen e dovrà confermarsi in casa. Sarà difficile per la Roma contro il Bilbao, che ha dimostrato all'Olimpico di essere una squadra pericolosissima. La Fiorentina potrà ribaltare il risultato, anche per dare tutte insieme una mano per il ranking".
Che sensazioni le sta dando la Fiorentina ora?
"Mi aspettavo di più dalla viola e dal suo allenatore. E' una squadra che sta ancora cercando un assetto definitivo, ma io confido che Palladino saprà tirar fuori il meglio da questi giocatori. L'innesto di Fagioli è buono, Kean è un attaccante di razza. C'è una tifoseria molto appassionata e altrettanto esigente, che quando è il momento sa dare la sua mano".
Vede la Lazio stanca?
"Penso che l'allenatore dell'Udinese, che in molti conoscevamo poco, sta dando una grande dimostrazione di capacità. Ha un Thauvin a tutto campo, è una squadra da apprezzare e un ambiente che non ha le pressioni delle grandi. Però credo che la Lazio sia la vera sorpresa di questo campionato, perché andare a vincere anche in 9 in Europa dà il senso di un attaccamento, un'autostima e una grinta che Baroni, un altro sottostimato, è riuscito a trasmettere alla squadra. Credo che la Lazio possa continuare in questo cammino. Certo che soffre quando vengono meno le prime linee".
Roma, Ranieri invece sta facendo grandi cose. Lo dicono i numeri:
"Il lavoro è inestimabile, perché Ranieri non è solo un tecnico capace e un grande conoscitore di calcio, ma è un grande motivatore. Ha preso per i capelli una squadra alla deriva, contestata dai tifosi, forse con critiche eccessive. Quello che mi ha impressionato è stato lo spettacolo delle bandiere contro il Bilbao, una cosa straordinaria. E di questo va dato merito anche a Ranieri. Non mi è piaciuto in una sola occasione, quando ha impedito di andare a salutare un arbitro che aveva arbitrato male la partita. Ma lo dico con affetto e stima. Quello dell'arbitro è un mestiere difficile, e quello è un piccolissimo neo in questo lavoro straordinario. Penso che la Roma debba mantenere Ranieri nei propri organici dirigenziali".
Donnarumma protagonista in Champions:
"Sono contento per Donnarumma. Sono stato abbastanza critico a suo tempo quando, mal consigliato dal suo agente, lasciò il Milan e andò al PSG in un momento sbagliato e dimostrando scarsa gratitudine verso una società che lo ha fatto crescere. E' acqua passata, ovvio, ha passato qualche periodo non felicissimo anche a Parigi, invece ora sono felice per li e per la Nazionale per questo rilancio. Ho visto un Donnarumma in grande spolvero".
Juve, che ne pensa del momento che si sta vivendo? Motta non era pronto per la Juve?
"Secondo me non è che non è pronto per la Juve, ma non è stato aiutato dalla società a inserirsi e a capire meglio l'ambiente. Ci sono stati dei fraintendimenti alla radice, con Motta che si è dovuto trasferire in una realtà diversa e andava affiancato. Una società che ha Chiellini e non lo utilizza come meglio dovrebbe, come collante tra la squadra e la società, fa un errore clamoroso. Oggi leggo la Gazzetta che ci stanno pensando in dirigenza, e quindi ripeto che a Motta è mancata la società. Leggo di un ritorno di Andrea Agnelli. Sarebbe una scelta sbagliata, non perché le minestre riscaldate sono poco commestibili, ma perché Agnelli è responsabile di diversi passi falsi. A cominciare dall'allontanamento di Marotta, è stato protagonista di una iniziativa boomerang come quella della Superlega. Penso che la Juve debba guardare altrove. Nel 2011 fui invitato all'inaugurazione del nuovo stadio, al centro del campo c'erano a gestire la serata Boniperti e Del Piero. Boniperti non c'è più, Del Piero è sparito dai radar, perché è un altro personaggio scomodo. Per me la Juve deve ricostruire un assetto societario diverso. L'attuale presidente, ottimo professionista, sta facendo un lavoro sul lato dei conti, ma ci sono anche dentro la società elementi come Garimberti, ex presidente della Rai e non solo, che credo andrebbero sfruttate. Credo che ci vorrebbe una figura come lui. Ci sono delle energie in società che andrebbero valorizzate".
Le è dispiaciuto non vedere il minuto di silenzio sui campi per Bruno Pizzul?
"Mi è dispiaciuto molto. Ho avuto il privilegio di conoscerlo fin dal 1987, quando era diventato il telecronista numero 1 dopo Martellini. Era una persona perbene, un grande professionista, e uno che usava la lingua italiana nelle sue telecronache".
Come vede la corsa Scudetto?
"E' una corsa a tre. C'è Atalanta-Inter e Venezia-Napoli, quindi credo sia un turno favorevole al Napoli, che poi avrà da affrontare 9 squadre non tra le primissime del campionato. Quindi grossi ostacoli non ne avrà più e quindi credo che sia un vantaggio. Questa Atalanta è straordinaria, è una squadra che ovunque va è se stessa e gioca il suo calcio. E aggiungo: io credo che debba finire il campionato Motta, sarebbe un errore esonerarlo ora, ma sono convinto che Gasperini non sia la persona adatta, e non per le sue conoscenze tecniche, per calarsi nell'ambiente juventino".