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Il Portogallo fa paura
06 dic 2022 22:10Calcio
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di Andrea Mollas

 

Lo tsunami Portogallo (e Goncalo Ramos) si abbatte sul piccolo porto della Svizzera, che non regge l’urto lusitano, finendo in piccoli pezzi. E tutto questo senza Cristiano Ronaldo protagonista della serata, giusto per sottolineare la capacità di essere squadra da parte dei ragazzi di mister Santos che si dimostrano compatti e decisi anche senza un CR7 che mostri loro la via, cosa fatta da mister Fernando che a optato per la miglior formazione, anche se i più la vedono come una sorta di punizione dopo la reazione scomposta del lusitano durante la sostituzione contro la Corea del Sud. Poco importa, perché l’obiettivo viene portato a casa dal Portogallo che con un sonoro  6-1 contro la Svizzera di Yakin si regalano quarti di finale e Marocco in un colpo solo. Una partita sulla carta interessante vedendo le scelte dei due tecnici: da una parte Goncalo Ramos che riceve i gradi da titolare, con un compito alquanto impegnativo, non far rimpiangere Cristiano Ronaldo; dall’altra elvetici che si affidano alla fantasia di Shaqiri e alla spinta di Vargas, con Embolo a supportare l’attacco. Prima parte di partita alquanto equilibrata, con la Svizzera che fa registrare qualche numero in più dal punto di vista del possesso palla, ma è poca cosa perché col passare dei minuti il Portogallo prende campo e comincia ad imporre il proprio volere, arrivando a trovare la rete dell’1-0 al 17’ con quello che sarà il mattatore del match Goncalo Ramos: azione che si sviluppa sulla sinistra con Joao Felix che mette in mezzo la palla per il giocatore del Benfica che stoppa, si gira e fulmina Sommer per il vantaggio lusitano. Il gol da fiducia al Portogallo che dominano in ogni angolo di campo e con la Svizzera che non riesce a trovare la chiave di volta per arginare l’avversario, che trova il raddoppio al 33’ questa volta con Pepe sugli sviluppi di corner con un inzuccata perentoria. La Svizzera tenta una timida reazione con Freuler che ci prova di testa senza, con il Portogallo che invece non ne vuole sapere di fermarsi, andando vicino al 3-0 sempre con Goncalo Ramos che però non riesce a superare Sommer. E’ soltanto il preludio al tris che arriva al 51’ proprio con Ramos che sfrutta la palla messa da destra da Dalot anticipando sul primo palo il suo diretto avversario. La Svizzera accusa il colpo, va in bambola, e cinque minuti dopo subisce anche il poker di Guerrerio che batte Sommer in diagonale (protagonista anche qui Goncalo Santos con un assist perfetto). La Svizzera ha lo scossone, riuscendo a trovare il gol della bandiera al 58’ sugli sviluppi di calcio d’angolo con Akanji, ma è soltanto una mera illusione perché il Portogallo detta legge ancora al 67’ con il solito Goncalo Ramos che con un tocco sotto prelibato trova la sua prima tripletta in un Mondiale. E’ il momento giusto secondo ct Santos per poter inserire Cristiano Ronaldo, ingresso accolto dall’ovazione dello stadio, anche se CR7 non riesce a lasciare il segno. Ci riesce in pochi minuti invece Rafael Leao, con l’esterno del Milan che entra all’87’ al posto di Bruno Fernandes e cinque minuti dopo trova il 6-1 tennistico con un tiro a giro spettacolare dalla sinsitra. Gioco, partita, incontro e prova di forza per il Portogallo e Goncalo Ramosa, ma soprattutto forte il messaggio lanciato da mister Fernando Santos: tutti sono utili, nessuno è indispensabile. Cristiano Ronaldo è avvisato.

TOP
GONCALO RAMOS – Prima tripletta in un Mondiale con la maglia del Portogallo, come se non bastasse si trasforma pure in rifinitore per il gol di Guerreiro. Serve altro?

BERNARDO SILVA – Il pendolo del centrocampo del Portogallo: è il cervello della squadra, quando il pallone passa per i suoi piedi la Svizzera non ci capisce niente. Dà sempre l’idea di poter inventare qualcosa da un momento all’altro, prezioso anche in fase di interdizione, anche se in fase offensiva la Svizzera è veramente poca roba

JOAO FELIX – Belli gli assist non c’è che dire, ma la classe del ragazzino illumina appassionati e non. Giocate di sopraffino, tocco delicato e colpi da aizzatore di folle che nel calcio sono il brodo primordiale. Spettacolo puro

CT FERNANDO SANTOS – Il coraggio non gli manca, lasciare Ronaldo in panchina in una partita del genere può essere un boomerang. Ma alla fine ha ragione il mister, Goncalo Ramos lo ripaga come si deve ma è soprattutto la prova del collettivo che fa sorridere il tecnico

FLOP
IAKIN – Squadra solida. Fino a questa sera, dove la Svizzera perde la bussola totalmente. Il tecnico ci prova ma non riesce a trovare la chiave di volta, andando così in pappa anche lui. E poi un appunto: perché Fernandes al posto di Widmer? Un segreto oscuro

FREULER – Il filtro, questo sconosciuto. Il Portogallo fa il bello e il cattivo tempo, appena Joao Felix e Bernardo Silva accelerano l’ex Atalanta vai in riserva, perdendo ogni duello. Buio pesto

SCHAR – Primo tempo che il centrale non scorderà mai. Non ci capisce nulla, Goncalo Ramos lo brucia in ogni situazione, non riesce a trovare le giuste misure. Chissà se dormirà questa notte

TMWRADIO Redazione