Antonio Raimondi, giornalista, ha parlato dell'Italia di rugby che domani a Padova giocherà il test match contro l'Australia: "Le ultime due gare sono state particolari per gli azzurri. Quella di Chicago è stata fatta soprattutto per far cassa e provare a portare il rugby anche negli USA. Il match più importante era quello di Firenze contro la Georgia, ma il posto dell'Italia nel Sei Nazioni non era a rischio perché è un torneo privato e l'Italia è uno dei soci quindi non può uscire. Ho guardato la Georgia con affetto perché mi ricordavano l'Italia quando era un po' fuori dal rugby che conta. A Firenze in campo si è vista la differenza tra le due nazionali".
Domani non ci sarà Parisse e sarà un'assenza pesante. Sarà comunque un'Italia simile a quella vista a Firenze?
"Contro l'Australia l'Italia vestirà i panni della Georgia nella gara precedente. Il pronostico sembra chiuso a favore dell'Australia ma le partite vanno giocate sul campo e l'Italia arriva in una condizione ideale anche perché gli azzurri hanno la mente libera. Potrebbe ricordare il match, sempre di Firenze, contro il Sudafrica di due anni fa. L'Australia ha bisogno di una vittoria perché poi andrà a giocare in Inghilterra".
Coppa del mondo, l'obiettivo dei quarti sembra destinato a rimanere un'utopia?
"Ad oggi sì, servirebbe una specie di miracolo e forse non basterebbe neanche quello. Dobbiamo giocare con serenità e cercare di fare il meglio che si può. Domani l'Italia deve dare il massimo e poi a fine gara faremo i conti".