Durante l’appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Antonello Valentini. Queste le sue parole.

Che peso specifico ha la vittoria dell’Inter di ieri sera?

“Una grande prova di carattere e di consapevolezza della propria forza. Vincere a Monaco non è facile per nessuno, il Bayern aveva qualche assenza ma l’Inter ha dimostrato di essere una candidata per vincere la Champions. Vedremo il ritorno a San Siro, ma dopo la vittoria d’andata si può stare abbastanza tranquilli. L’Inter ha un organico di grande varietà, Inzaghi può trovare soluzioni tattiche diverse come dimostra il gol di Frattesi. Grande Inter e complimenti alla società, all’allenatore e alla squadra”.

Quanto pesa il 3-0 subito dal Real Madrid in casa dell’Arsenal?

“Penso che si stia naturalmente logorando il rapporto di Ancelotti con l’ambiente. Dopo tanti anni di vittorie e successi ci può stare avere qualche visione diversa. Penso che ad Ancelotti si debba fare un monumento e credo che il Real Madrid abbia le capacità per rimontare. C’è qualcosa che non funziona come al solito in questa stagione e si va serenamente verso un avvicendamento”.

Questa vittoria può dare ulteriore spinta all’Inter anche in campionato?

“Ho sempre pensato che le vittorie siano il carburante più efficace per continuare a vincere. In questo caso te la scordi la stanchezza, l’Inter gode di un organico che in Serie A potrebbe giocare con due squadre. Qualche volta Inzaghi recita la parte della vittima, ma in cuor suo sa benissimo di avere un parco giocatori incredibile con caratteristiche diverse. È esattamente il contrario del Napoli, che non ha le coppe e si dice possa riposare ma non è così”.

Questo testa a testa Inter-Napoli sarà questione di esperienza o di condizione fisica?

“Sarà un mix di questi elementi. Tre punti non sono pochi per l’Inter, specialmente se pensiamo che il Napoli ha perso il passo nelle ultime settimane nei secondi tempi di alcune partite. Anche a Bologna non c’è stato il gioco corale spesso visto dal Napoli, se il Bologna avesse segnato il secondo gol non ci sarebbe stato molto da dire perché oltre alla prodezza di Anguissa si è visto poco. Mancano sette giornate alla fine del campionato, il Napoli teoricamente ha il calendario più abbordabile mentre l’Inter ha più sfide complicate da affrontare”.

Quale allenatore vedresti bene sulla panchina della Roma?

“Ranieri è stato molto saggio a dire che non sarà l’allenatore della Roma. È un uomo di tale carisma e romanità che non si può perdere e i Friedkin non devono farselo sfuggire. In un ambiente come quello di Roma non puoi calare un marziano, serve qualcuno che abbia feeling con la Roma. Montella secondo me potrebbe essere un’ottima scelta, sta facendo benissimo con la Turchia e conosce benissimo l’ambiente. Si può in caso sognare anche Ancelotti, un altro nome papabile potrebbe essere Allegri. C’è poi l’opzione Conte perché secondo me a prescindere da come finirà il campionato lui cambierà aria. Sono meravigliato che fino ad oggi i suoi rapporti non siano esplosi con De Laurentiis. Se Conte dovesse tornare alla Juventus sarei abbastanza stupito. Ho ancora negli occhi l’immagine di Conte in tuta sul campo d’allenamento in fase di preparazione e poi cambiare prontamente idea e andar via dalla Juventus. Sono piccole ferite difficili da rimarginarsi, Tudor sta facendo bene sul piano dello spirito e ha rimesso in piedi giocatori come Nico Gonzalez. Deve ancora lavorare molto perché crea poco in attacco, poi ci sono equivoci che la Juve deve chiarire come Kolo-Muani e Koopmeiners”.