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Torchia: "Mercato? Non abbiamo più la forza per fare aste. Rugani? Sono anni che dimostra quanto vale"
29 giu 2022 17:27Calcio
© foto di Federico De Luca

Durante la trasmissione “A Tutto Mercato” a TMW Radio è intervenuto l’agente Davide Torchia per commentare vari temi.

Quanto conta la tempistica in questo momento?
"È normale che adesso la tempistica diventi fondamentale. Per una società pronta e già con le idee chiare. Non siamo più nei tempi dove le nostre squadre hanno la potenza economica di poter fare aste. E', perciò, normale che ci siano molte società che devono capire bene i passi da fare e come muoversi". 

Il futuro di Rugani invece? Si parlava di una possibile occasione Lazio?
"Rugani è alla Juventus e sa che cosa ha fatto lo scorso anno. Sono anni che Daniele dimostra di poter stare lì. In una società come quella bianconera se si sta lì per tanti anni significa che si è di alto livello. Una cosa su cui insisto è che non è semplice giocare in squadre dove visto che si fanno sempre partite e si deve stare a grandissimi livelli ci sono molti cambi. Poi dobbiamo pensare che la prossima stagione ci saranno fino all’inizio del Mondiale 21 partite di Champions League, un massacro. Sulla Lazio per usare una battuta per esserci stato un tramonto ci deve essere stata un’alba. Non c’è stata una vera e propria trattativa".

Tare a Londra per lei che cosa sta trattando? Su Carnesecchi che idea si è fatto?
"Londra in senso generale di mercato è come dire andare a Milano. Si può trattare per qualsiasi squadra. Carnesecchi mi piace molto. Io sono della scuola dei portiere con una certa tecnica e che l’importante sia parare, poi se sa fare anche il gioco con i piedi meglio. Io la prima volta che l’ho visto ho detto questo mi piace, mi sembra un ragazzo messo e quadrato nel posto giusto. Un portiere diciamo di vecchi tempi".

Sulla situazione di Maldini e Massara? 
"Noi italiani veniamo tacciati come quelli che fanno tutto all’ultimo. Vedendo questa situazione possiamo dire che non siamo agli ultimi minuti più agli ultimi secondi. Poi per quanto riguarda i dirigenti, sono stati fondamentali per una grande impresa visto che per me c'erano 2-3 squadre più attrezzate di loro. Il ruolo di dirigente per una squadra è fondamentale, senza il cuoco la pasta non si fa".

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