TMW Radio
News
Ponciroli: "Nations League? La eviterei come la peste. Spalletti? Curioso di vedere se ha capito il problema"
06 set 2024 12:00Calcio
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

A TMW Radio è il momento de L'Editoriale. A intervenire oggi Fabrizio Ponciroli.

La Nations League non appassiona, ma cosa ci può dire la gara di stasera?
"Io la Nations League la eviterei come la pesta. La trovo una forzatura che nel calcio moderno non ha ragione di essere. Gli impegni con i propri club sono tantissimi e credo che mettere anche questo sia troppo. Va detto, però. che va giocata e va fatto bene perché comunque ti porta un sorteggio più tranquillo per la qualificazione al Mondiale. Godiamoci la gara di stasera perché sarà una bella partita e ci può dire tanto. La Francia all’Europeo poteva fare di più, noi siamo stati disastrosi. La Francia ha un potenziale molto importante, noi dobbiamo scoprirci. Sono curioso di capire se Spalletti ha capito il problema di questa Nazionale".

Terribile il confronto tra Francia e Italia
"Paragonare la formazione della Francia con quella dell’Italia è un po’ così. L’unico che potrebbe giocare dei nostri con loro potrebbe essere Donnarumma. Non è una brutta idea, comunque, che Spalletti abbia chiarito che l’impianto di gioco sarà sempre con la difesa a 3. Non mi dispiace nemmeno il fatto che si voglia sfruttare un centrocampo più offensivo. In attacco, invece, quello c’è e quello ci teniamo".

Leggendo anche le parole di Spalletti, si può dire che non apprezza Locatelli?
"Direi di sì. Locatelli paga il suo essere un giocatore di altri tempi. Ti da sempre il 6 in pagella ma è figlio di un calcio più ragionato. Spalletti sta andando verso un calcio più propositivo e veloce. Io poi ho sentito di nuovo tante parole da parte di Spalletti sul gruppo e sull’esaltazione del morale del gruppo. A me questa cosa di lui non piace perché se poi stasera si perde 3-0 che si fa. Per me, poi, non ha proprio tempo di sbagliare".

Su Spalletti pesa anche l’ombra di Allegri?
"Non lo so. Io spero che Spalletti abbia visto giusto perché non possiamo sempre cambiare la guida tecnica pensando che il problema sia quello. Il problema è che siamo una Nazionale di poca qualità. Noi non abbiamo Nico Williams o Mbappé. Per me, poi, non abbiamo nemmeno un centrocampista capace di fare la differenza, a eccezione di Barella. Cerchiamo di dare fiducia a Spalletti e a questo gruppo anche se non amo il fatto che si continui a esaltare un certo tipo di comunicazione".

Il suo giudizio sulla Juventus di Thiago Motta? Chi devono essere gli inamovibili?
"Il giudizio non è ancora definitivo. La cosa che mi piace di più di lui è la sua fermezza nelle dichiarazioni. Thiago Motta è diretto nel bene e nel male, e lo è anche nelle scelte. Alcune scelte sembrano folli ma non lo sono. Lui sta creando un gruppo di titolari. Un’altra cosa che mi piace di lui è che quando la Juventus non gira, come successo contro la Roma, non perde la testa. La cosa che non mi piace, invece, è che a un certo tempo potrebbe pagare le sue decisioni. Va benissimo dare spazio ai giovani ma va detto che la Juventus i campioni in queste giornate li ha avuti in panchina. Per me Bremer e Gatti non si possono togliere. Stesso discorso per Douglas Luiz, Thuram e Koopmeiners. Mi aspetto anche sempre titolare N.Gonzalez e Vlahovic, visto che non ha un centravanti di riserva".

Chi ha guadagnato dall’affare Osimhen?
"Per me l’affare non lo ha fatto nessuno, c’è chi ha guadagnato più di altri. De Laurentiis si è preso un anno, forse sei mesi, per ragionare. Per me Osimhen non posso dire che ha sbagliato però ha fatto un passo indietro nella sua carriera. Non è accettabile che uno come lui non faccia la Champions League. Per quanto riguarda Conte, invece, si è levato una bella grana. Era fuori da ogni logica ma averlo intorno può creare qualche problema".

Sulla situazione del Milan?
"A livello di risultati è troppo presto per tutto questo allarmismo. Parliamo di calcio di agosto e di prime gare. Da quel punto di vista ci andrei piano anche perché non si è visto Morata. L'atteggiamento di Theo e Leao, però… Deve essere bravo Ibrahimovic a gestirli bene perché è un attimo che ti voltano le spalle loro. La società ha fatto a mettere tutto a tacere ridimensionando il fatto".

Quanto è più avanti l’Inter rispetto alle altre?
"L’Inter è tanto più avanti. Oltre a una qualità e una capacità di accelerare maggiore è stato bravo anche Inzaghi a creare un grandissimo gruppo. L’Inter sa vincere sia di corto muso sia fare 4 gol all’Atalanta. Solo i nerazzurri possono perdere lo scudetto, anche se bisogna capire quanto inciderà la nuova Champions League".

Giuseppe Vignola