Carlo Musa, DS del Sestri Levante, è intervenuto durante il programma "A Tutta C" a TMW Radio per commentare vari temi.
Come mai secondo lei state vincendo più in trasferta che in casa?
"È una cosa su cui mi sto interrogando anche io in questi giorni. Il nostro deve essere un fortino ma per ora zoppichiamo. Non so se è un discorso di pressione o la forza delle nostre avversarie, visto che abbiamo incontrato grandi squadre. Ci stiamo interrogando e speriamo di cominciare a fare punti importanti in casa dalla prossima giornata".
La squadra sta trovando la giusta forma e connessione?
"Assolutamente. La squadra è stata rivoluzionata in gran parte dei giocatori e dello staff tecnico. Ci vuole tempo per trovare il giusto equilibrio. Giocare in casa in un ambiente così passionale forse non è stato un bene per i nostri giovani. Forse lontano dalle mura amiche abbiamo tirato via un po’ di pressione".
Per le Scotto continua a essere la scelta giusta?
"La nostra scelta è stata per continuità. Come ci vuole tempo per i giocatori lo stesso vale per lo staff. Io e la proprietà gli siamo vicini ogni giorno. Il mister e il suo staff stanno portando i giusti correttivi e questo è segno di intelligenza e bravura. Va detto, infatti, che abbiamo perso anche dei punti in modo rocambolesco. Dobbiamo mettere tutto in ordine per raggiungere il nostro obiettivo".
Il girone sembra essere già spaccato in due
"Io credo che sia ancora presto per dire che c’è questa divisione. Per me per ora le prime cinque hanno dimostrato di avere qualcosa in più rispetto alle altre. Il Milan, però, sta dimostrando che piano piano sta crescendo. Per la Spal, invece, pesa la penalizzazione. Per me sarà un girone equilibrato. Noi ci auguriamo di restare attaccati alle tante squadre che ci sono per avere la stessa evoluzione dello scorso anno".
Il presidente ha detto che siete stati dati per morti già troppo presto
"Il presidente è un grande guerriero e un corsaro. Lui sente a livello personale questa grande passione e le emozioni dei ragazzi. Secondo me ha accusato un po’ troppo ciò che veniva detto all’inizio stagione. Siamo tutti concentrati perché sappiamo che campionato ci aspetta e quale sarà la difficoltà".
Nel Sestri ci sono tanti giovani, avete anche deciso di inserire esperienza però?
"Secondo me abbiamo tanti ragazzi di qualità, sia quelli che sono in campo ma anche quelli che si stanno vedendo meno. Sono tutti ragazzi che vengono dalla D o dalle primavere e per me devono avere pazienza per affermarsi. Io sono fiducioso su di loro. Noi ci siamo resi conto, comunque, dopo le prime giornate, che dovevamo inserire più esperienza e quindi con il presidente, che devo sempre ringraziare per la disponibilità, siamo riusciti a trovare due giocatori che hanno portato esperienza a questi ragazzi. Questi ci hanno permesso di alzare il livello e di alzare anche la possibilità di raggiungere l’obiettivo".
Basta un punto a gara per salvarsi?
"Io credo che per la complessità del girone e per l'equilibrio che sta regnando, con i rinforzi che arriveranno nei vari club a gennaio, servirà più di un punto a gara. Per me serviranno 41-42 punti per salvarsi. Dobbiamo restare nella media di 1 punto a partita per poi a febbraio-marzo, magari anche prima, fare l’allungo decisivo".