Durante l'appuntamento odierno con L'Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Paolo De Paola. Queste le sue parole:
Ieri Fiorentina-Milan è stata ricca di emozioni. Come stai vedendo le squadre in questo momento?
“Il Milan deve cambiare allenatore, perché Fonseca non ha il polso della squadra. Un tecnico che non sa perché non abbia tirato Pulisic i rigori te la dice lunga. Questo allenatore l’ho sempre stimato, ma ha una scarsa personalità nei confronti dei giocatori. Non è l’allenatore giusto perché non ha cambiato le cose, continuando a subire troppi gol. Credo che il Milan abbia molto talento ed è un delitto vedere in campo un Tomori così a discapito di Pavlovic. Nel complesso è stata una partita che non mi è piaciuta, per cui anche la prova della Fiorentina non la valuto troppo positivamente, è stata resuscitata dai rossoneri. Ha subito due rigori, un gol e poteva prenderne altri. La fase difensiva dei viola resta penosa”.
Cosa dovrebbe fare ora il Milan?
“Dovrebbe cambiare immediatamente l’allenatore e prendere Sarri per dare un po’ di disciplina. Bisogna ridare ordine a questa squadra, non capisco come non si vedano certe cose. Anche Theo è stato protagonista assoluto in negativo, ha sbagliato un rigore e ne ha procurato un altro. Quella fascia è sempre scoperta, anche Leao non copre mai e non è mai pericoloso. Non è questo il giocatore che può fare la differenza”.
A Napoli la scintilla di Conte può fare la differenza?
“Può farla con un Lobotka in uno stato di forma strepitoso, tanto da meritarsi i complimenti da parte di Fabregas. Ha una capacità di gioco mostruosa. Conte ad ogni modo viene ascoltato dai giocatori perché i suoi dettami si verificano poi sul campo. Ora il Napoli è primo e vorrei chiedere a qualcuno se non è candidato per lo scudetto. Anche Conte ha voluto la bici e ora deve pedalare, dopo che non è stato voluto dalle squadre del Nord. Il Napoli deve ora candidarsi allo scudetto, anche perché Conte stesso in realtà ci sguazza nelle pressioni. Gli azzurri poi, negli ultimi dieci anni, sono stati quelli che hanno dato più fastidio alla Juventus e sono sempre stati tra i primi della classe. Non capisco perché non debbano essere considerati per la vittoria del campionato”.
Passando alla Juventus, il pareggio con il Cagliari è stato un passo falso.
“È stata la peggiore Juventus della stagione, soprattutto nel secondo tempo. Contro il Napoli si era comunque battuta e in più aveva contro un avversario forte. Contro il Cagliari ho visto una squadra di antica memoria, poco compatta. Non capisco anche cosa stia facendo Koopmeiners, da cui mi aspetto di più, per non parlare del disastro di Douglas Luiz. Non mi sono poi piaciuti gli ingressi di Danilo e Fagioli. Improvvisamente la squadra mi è sembrata slegata. Motta infatti è stato chiaro in conferenza e ha detto che bisognava gestire di meno ed osare di più”.
A livello arbitrale ci sono state anche tante situazioni, dai rigori concessi alla simulazione di Conceicao.
“Innanzitutto Douglas Luiz è ancora fuori forma, è poco reattivo. Ha procurato il rigore proprio per questa assenza agilità. Il penalty dato alla Juventus è sacrosanto, perché prima del tocco lieve di Luperto con la mano destra ce n’è uno decisamente più netto con la mano sinistra. Detto ciò sono stufo dei rigorini, che in Europa invece non vengono considerati, e bisogna anche finirla con le pagliacciate dei giocatori che restano a terra per richiamare l’attenzione . Su Conceicao trovo ridicolo il secondo giallo, perché il giocatore avrà un po’ accentuato la caduta, ma non ha chiesto minimamente il rigore. Non capisco perché Marinelli abbia deciso di dare una lezione ad un ragazzo che tra l’altro, oltre ad essere il migliore in campo, si era già preso tantissimi calci.
Sulla Juventus concludo dicendo che al signor Allegri bisogna essere grati, ma è stato cacciato anche per motivi disciplinari. Ora bisognerebbe solo seguire la squadra e smetterla con questa caccia al paragone con Motta. La Juventus deve rientrare tra le prime quattro, poi se potrà lottare per lo scudetto tanto di guadagnato. Solo allo stadio vedo un’accoglienza totalmente calorosa, forse perché negli ultimi anni ci si annoiava”.
Sull’Inter infine?
“L’Inter mi sembra abbia deciso di puntare più alla Champions, del resto si può anche comprendere dopo aver vinto lo scudetto. Mi sembra che la testa sia più lì, anche in maniera non del tutto volontaria”.