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Jacobelli: "Atalanta? Non bisogna peccare di presunzione. Juventus? Dopo tanti innesti ci vuole tempo"
25 set 2024 11:01Calcio
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Ospite di TMW Radio, durante L'Editoriale, è stato il direttore Xavier Jacobelli.

Il suo commento sulla sconfitta di ieri dell’Atalanta?
"Questa è la terza sconfitta in cinque giornate in campionato per l’Atalanta. In Champions League, però, contro l’Arsenal ha fatto molto bene. Dopo una grande prova contro i gunners è arrivata la brutta prestazione di ieri. Io credo che la dea abbia peccato di presunzione dopo la super rete di Zappacosta. Questo non è bastato, però, perché il Como ha fatto una gran bella partita con alcuni singoli che si sono messi in mostra, come Paz. L’Atalanta, stranamente vedendo l’organico, ha cambiato molto poco rispetto alla partita di Champions League. Ieri è stato il Como a fare l’Atalanta. Sabato contro il Bologna la dea deve dare una prova di a che punto è la propria condizioni. L’altra cosa su cui ragionare è che Gasperini negli ultimi minuti ha preferito il giovanissimo Vlahovic, capocannoniere del girone di Serie C, al posto di Zaniolo, che rischia di essere ancora una volta sorpassato se non trovasse il prima possibile la condizione. È importante che comunque l’Atalanta tenga sempre a mente di non peccare di presunzione".

Sulla difesa dell’Atalanta? Un sguardo generale al campionato invece?
"Questa è una stagione che è e sarà sempre più atipica per le nuove coppe. Il primo problema che Gasperini è chiamato a risolvere è quello della fragilità difensiva che sembrava essere stato risolto contro l’Arsenal. Senza un grande Carnesecchi, poi, il risultato sarebbe stato anche più largo. Ora, comunque, è troppo presto per fare pronostici anche perché questa classifica è micidiale. Basti pensare al cammino del Napoli o dell’Inter dopo lo scorso anno o alla vittoria importantissima conquistata dal Milan. Per me un primo giudizio lo possiamo dare all’arrivo della seconda sosta delle nazionali, perché lì avremo capito quanto l’Europa incide nelle forze".

Ci può essere un po’ la sindrome della pancia piena, sia nell’Atalanta che nell’Inter?
"I giocatori non sono robot e a questo proposito voglio mettere l’accento anche sul grandissimo numero di infortuni che ci sono. La moltiplicazione delle partite ha portato tantissimi infortuni in più. L’aspetto psicologico ha anche la sua importanza. La sindrome da pancia piena può assalire chi arriva in cima alla montagna, dopo risultati molto importanti come la seconda stella dell’Inter o l’Europa League dell’Atalanta. A giugno quando incontrai l’AD della dea Luca Percassi mi disse che questa stagione sarebbe stata ancora più complicata perché era arrivato un risultato davvero importante, come un po’ è successo a Napoli".

Il Mondiale per Club non sta partendo bene per quanto riguarda i diritti TV
"È una manifestazione che vive sui diritti TV. È inutile che ci vengono a raccontare che è un modo per ampliare le squadre che vogliono vincere la coppa del mondo. Si tratta di una competizione che si gioca a giugno dopo una super stagione".

Su questo super inizio dell’Empoli?
"L’aggettivo eccezionale direi che è perfetto per definire il lavoro dell’Empoli. La valorizzazione dei giovani, italiani e stranieri, è un punto cardine del club toscano e merita questo tipo di soddisfazioni. Puntando su questo tecnico, abile a valorizzare i giocatori, ci si possono levare varie soddisfazioni. L’obiettivo è la salvezza ma se continueranno così possono esserci obiettivi diversi".

Sul pareggio tra Juventus e Napoli che idea si è fatto? Entrambe sono state troppo prudenti?
"È chiaro che da un lato abbiamo una Juventus che per me sta facendo un cammino positivo, anche se gli ultimi tre 0-0 hanno fatto rinascere il dibattito sulla forza offensiva dei bianconeri. Ma per me è chiaro che se ci sono tanti cambi come sono stati fatti ci vuole tempo. Il pareggio, poi, è arrivato contro un buon Napoli che ha infilato il quarto risultato utile consecutivo e che sta piano piano inserendo i nuovi acquisti. A livello di spettacolo il risultato è stato deludente ma capisco la gestione di entrambe le squadre".

Come si può risolvere il problema offensivo della Juventus?
"Mettendo Vlahovic al centro del gioco e facendogli arrivare più palloni possibili. Vlahovic non è Zirkzee e non si deve fare l’errore di pensare che Motta voglia fare lo stesso gioco che ha fatto a Bologna. Gli interpreti sono completamente diversi".

Sull’esonero di De Rossi e più in generale sulla Roma?
"L’esonero di De Rossi non sta né in cielo né in terra sia per il lavoro dell’allenatore giallorosso sia perché lui aveva accettato di allenare la Roma dopo Mourinho. I Friedkin hanno speso 1 miliardo di euro ma possono arrivare a spendere due venendo confessati se non capiscono che il primo patrimonio è il tifoso".

 

 

Giuseppe Vignola