A Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è il momento di Stefano Impallomeni, giornalista ed ex calciatore.
Italia, bis con Israele che dice cosa?
"Efficace, essenziale, c'è continuità con la partita di Parigi. E' un'Italia riconoscibile, sa fare cose diverse e meglio di prima. Dopo il vantaggio abbiamo rischiato in due circostanze, ci stava, ma l'obiettivo è stato raggiunto. Sul campo ho visto un'Italia consapevole, quindi buon per noi e per Spalletti. Ho visto un ottimo Tonali, Frattesi ancora in gol e anche Kean, isolato per lunghi tratti ma ha saputo poi uscire fuori e dialogare spesso con i compagni".
Piaciuta anche nella fase in cui Israele stava attaccando nel primo tempo:
"Non mi è dispiaciuto l'atteggiamento, con linee basse e un blocco unito che si muoveva davanti e dietro. C'è stato equilibrio. La squadra si è ritrovata con un lavoro di Spalletti, che ha dato delle disposizioni semplici. E poi c'è anche una preparazione fisica differente rispetto all'Europeo. Scopriamo di avere una squadra non di fenomeni ma di buoni giocatori che possono diventare ottimi. Serve questo livello di applicazione e umiltà".
Frattesi implacabile:
"I numeri parlano chiaro. Al di là delle 6 reti in 15 presenze, è un giocatore che è una vera calamita di palloni. Ce l'ha nel sangue, il suo inserimento e i tempi per farlo, è insostituibile per certe caratteristiche. E' uno schema molto flessibile quello di Spalletti, con Tonali che insieme a lui è un altro insostituibile per la corsa e la qualità che dà".
Juve, si è presentato Koopmeiners:
"E' stato acquistato per essere un titolare fisso. E' un valore aggiunto e credo che possa esserlo in questa nuova Juve. E' la sintesi di quello che pensa Motta di un centrocampista, di quello che deve fare nel corso di una gara. E' uno che ha il gol nel sangue, poi una calma anche nei momenti difficili della partita. Meno dinamico di Rabiot ma molto intelligente e ugualmente importante. Rabiot lo avrei visto bene anche in questa Juve ma Koopmeiners può essere altrettanto importante in questa nuova Juve. La Juve deve però ancora ricostruirsi e trovare equilibri importanti. Il pari con la Roma è positivo, un po' di autocritica fa bene ed è un bene che sia uscita ora. Ti ha fatto capire quella prestazione che c'è ancora da costruire, non è ancora una squadra pronta, come lo è l'Inter. Ma è sulla buona strada per fare un'ottima stagione".
Fonseca, le prossime partite già fondamentali per il suo futuro al Milan?
"Per me si aspetta il derby. Venezia e Inter, oltre Liverpool, diranno molto. Segneranno il futuro di Fonseca. E' brutto dirlo, non mi piace questa fretta, però temo sia così. In Italia siamo così. Se ci credi ok, ma se hai dei sospetti che possa andare male, devi intervenire subito. Si capirà nelle prossime partite se Fonseca avrà davvero un ruolo in questo Milan o meno".