È stato un weekend ricco di temi e sorprese, alcune piacevoli, altre meno. Nel pagellone ci si è soffermati esclusivamente soffermati sui temi di campo, tralasciando le diatribe legate al rinvio di Bologna-Milan per due motivi: il primo è che se n'è parlato già in tutte le salse, il secondo è che a Bologna, per rispetto delle persone, ora si dovrebbe pensare ad altro. Nel frattempo, diamo i numeri.
Inter-Juventus 9: Finalmente un big match degno di questo appellativo. La partita di oggi è destinata a rimanere nella storia, non solo dei derby d’Italia, ma della Serie A in sé. Un 4-4 in netta controtendenza con tanti scontri diretti andati in scena negli ultimi tempi nel nostro campionato. Colpi di scena, sorpassi e contro sorpassi degni del miglior gran premio. Inter-Juventus è stata quasi tutto ciò che un appassionato di calcio vuole vedere. Quasi perché bisogna anche ammetterlo, tante sono state le sbavature che si sono susseguite nella sfida di San Siro. Non fummo però tutti noi ad esaltarci di fronte al mirabolante 3-3 tra Real Madrid e Manchester City andato in scena pochi mesi fa? Anche lì gli errori non mancarono, ma del resto è così: il calcio ad altissimi ritmi presuppone anche delle fisiologiche imperfezioni. Ben venga dunque il coraggio, di cui a volte siamo privi in Italia. Inter-Juventus è stato un inno alla gioia, sperando che sia l’avvento di un concerto altrettanto scoppiettante.
Di Lorenzo 8: L’immagine spenta e deludente che avevamo negli occhi l’anno scorso era troppo brutta per essere vera. Dopo le prime giornate di questo campionato ci appare per fortuna come un brutto incubo, una copia sbiadita di ciò che si sta vedendo adesso. La cura Conte ha funzionato per tutti, ma in primis per il capitano. Con il gol decisivo contro il Lecce sale già a tre centri in Serie A, confermando un periodo di forma eccezionale. Non sono solo i numeri però a testimoniare il rendimento del terzino toscano, ma anche l’atteggiamento mostrato sul campo ogni weekend. Di Lorenzo appare sereno e di conseguenza trascinante. Il cammino è ancora lungo, ma il numero ventidue sembra essere tornato la miglior versione di sé stesso.
Atalanta 7,5: Un 6-1 (5-0 al 34’) presupporrebbe un voto più alto, ma bisogna andare con calma. Il quarto posto è stato agganciato ed è arrivata la terza vittoria consecutiva in campionato. L’Atalanta insomma sta alzando i giri del motore, ritornando ad incutere timore alle contendenti per la lotta Champions. I nerazzurri del resto tante volte ci hanno abituato a dei filotti di successi altisonanti, conditi da carrellate di gol. La stagione però è ancora lunga e per questo bisogna rimanere regolati nei giudizi. Gli uomini di Gasperini in passato ci hanno fatto anche vedere un rendimento sinusoidale, subendo delle ricadute dopo i periodi più floridi. Il 7,5 è dunque un voto positivo, ma pur sempre di incoraggiamento a dare continuità a ciò che stiamo ammirando nelle ultime settimane.
Roma 3: Difficile concentrarsi su un singolo aspetto, semplicemente perché nella Roma in questo momento non sta funzionando nulla. Non stanno funzionando gli interpreti in campo, marionette intrecciate e svuotate di ogni energia, fisica e mentale. Non sta funzionando Juric, al momento timoniere in balia di un oceano in tempesta. Non sta funzionando soprattutto la società, le cui ultime scelte e la cui assenza di comunicazione stanno cancellando quanto di comunque convincente si era visto in passato. Non si può dire infatti che i Friedkin abbiano lavorato male sin da subito, anzi. La proprietà giallorossa aveva in qualche modo costruito qualcosa, ma la confusione dell’ultimo periodo sta spazzando via tutto. Riflessioni sul futuro, prossimo e remoto, andranno fatte immediatamente, perché la nave continua ad imbarcare acqua pericolosamente.