Ai microfoni di TMW Radio durante A Tutta C è intervenuto Domenico Fracchiolla, direttore sportivo del Giugliano.
Qual è la situazione sul mercato? Ciuferri?
"L'offerta del Pisa c'è stata, per ora siamo in una fase di stallo. Crediamo che possa fare ancora un anno con noi e quindi farebbe bene a rimanere, si può migliorare e costruire con noi e diventare un giocatore importante. C'è stata anche un'offerta dal Belgio ma non congrua".
Si è partiti con le conferme di giocatori importanti e poi si è andati sul mercato per migliorare la rosa:
"Siamo partiti da riconferme importanti, poi le uscite son oquasi terminate, mancano ad esempio Diop e Labriola. Ci sono giovani di prospettiva, abbiamo portato dei ragazzi interessanti, segno che il Giugliano sta crescendo. E ora punteremo a qualche over importante. Ci siamo mossi con una strategia ben precisa e abbiamo fatto un ottimo lavoro. Lavoriamo con l'Ascoli e la Juve Stabia per due portieri, poi faremo un difensore centrale ancora, e poi completeremo con un centrocampista centrale di spessore".
Minelli interessa?
"C'è da lavorare, l'ho avuto al Francavilla e lavoriamo per l'arrivo definitivo. Chiaro che abbiamo anche altri obiettivi e lavoriamo sotto traccia in caso di uno stop di questa trattativa".
Scambio Barosi-Menna?
"Stiamo lavorando, mancano alcuni dettagli".
E Salvemini è fuori mercato?
"Per noi è un giocatore importante, vorremmo trattenerlo, lavoriamo col suo entourage per capire se ci sono margini, orfferta dalla C ci sono ma non sono state congrue. Se rimane, credo che avremmo una squadra importante".
Ci racconta il tecnico Bertotto?
"E' stato uno dei motivi per cui sono venuto a Giugliano, è un allenatore che fa un calcio diverso, che può esaltare i giovani. Ha esaltato diversi ragazzi, per me è un allenatore che può esaltare una squadra giovane come vuole il Giugliano, con tanti ragazzi di talento ma non con grandi costi".
Come valuta la questione giovani in Serie C?
"I giovani devono essere aiutati. Hanno bisogno di step di crescita, di poter sbagliare e di integrarsi con il calcio dei grandi. Io l'ho sempre fatto e per me è naturale".
Come cambia per voi il lavoro con l'arrivo delle seconde squadre?
"Sono favorevole, sono squadre che hanno forza economica. Sono società solide e quindi se vogliamo mantenere questo sistema è importante. E poi incentivano i piccoli club a lavorare sullo scouting, perché con queste squadre vengono tolti almeno 90 giocatori dal mercato. Si deve pescare dalle serie inferiori e dalle Primavere, quindi bisogna studiare".
Si avvicina la partita di Coppa contro il Campobasso e l'esordio in campionato contro il Taranto:
"Col Campobasso sarà una partita particolare, arriva in piena preparazione. E' un bene, perché ci permette di metterci in gioco non in un'amichevole e ti danno anche un segnale diverso queste sfide".
Cosa ha lasciato la sfida col Bari?
"Credo che un'amichevole al San Nicola, campo prestigioso, fa parte di un percorso importante. Noi anche da queste cose possiamo migliorare. Ringrazio davvero dell'opportunità avuta il Bari, per i giovani giocare in certi stadi è un segnale importante. Abbiamo giocato un secondo tempo gagliardo, ho visto segnali interessanti".
Chi l'ha impressionata di più dei nuovi arrivati?
"Prima dico che Bertotto è rimasto perché ha visto che la presidenza vuole fare uno step di crescita importante, ha capito che c'è un progetto importante, si può fare un calcio sostenibile e di livello. Per quanto riguarda la rosa, mi hanno stupito i giovani. Credo che stiamo crescendo tanto, abbiamo tanti giovani interessanti e sono curioso di vederli nelle partite che contano. Possono arrivare alla maturazione completa già quest'anno".