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Foscarini: "Padova e Pro Vercelli, si punta su allenatori giovani. Avellino lotterà per il vertice"
08 ago 2024 19:00Calcio
© foto di Andrea Rosito

Ospite di A Tutta C, trasmissione di TMW Radio, è stato mister Claudio Foscarini.

Si inizia con la Coppa Italia e poi il campionato. C'è Udinese-Avellino, una bella sfida per Pazienza:
"Assolutamente sì. Seguo sempre l'Avellino, sono rimasto solo tre mesi ma ci siano salvati e sono rimasto legato. Sono convinto che l'Avellino farà bene quest'anno. Ha riconfermato l'allenatore e ha tenuto una certa intelaiatura, così riesci a dare quella continuità necessaria. A Udine non sarà semplice, ma sono sicuro che in campionato lotterà per le prime posizioni".

Girone C quello più complicato? Ma ci sono anche posizione delicate, vedi Catania, Taranto e Messina:
"Rispetto agli altri anni mi sembra che siano meno equilibrati. Una volta A e C erano quelli dove c'erano le grandi piazze, però anche nel B che è sempre stato più morbido è migliorato. Ci sono anche qui squadra comunque importanti. Nel Girone A credo che Padova, Triestina e Vicenza sono le candidate a vincere".

Padova e Pro Vercelli accomunate da dichiarazioni su Triestina e Vicenza come favorite anche per i budget:
"Si vede che poi serve spendere, ma bisogna spendere bene. Credo che ci sia un po' di ridimensionamento. Anche le grandi piazze sono più oculate ora, si è visto che sperperare non porta grandi vantaggi. Più importante dare continuità al lavoro. Si cerca sempre il nome, in tutte le serie, ma non porta grandi frutti se non c'è una buona organizzazione dietro e se non ci sono giocatori funzionali al progetto. Nelle grandi piazze poi non c'è mai troppa pazienza, serve tenere la giusta rotta nei momenti di difficoltà. Padova e Pro Vercelli scommettono su allenatori nuovi, giovani, che hanno fatto vedere qualcosa di importante. C'è bisogno di farer risultati ma anche di vedere un certo tipo di calcio. Padova non aspetta però, sono impazienti di tornare in Serie B. Serviranno i risultati".

Investitori americani prendono i club in Serie B e C a poco per poi portarli in Serie A. Che ne pensa?
"Ci sono soprattutto fondi americani, ma gli imprenditori italiani sono attenti anche al tifo, vedi Rosso. Rispetto a proprietà straniere che per loro una vittoria una sconfitta non cambia nulla nel loro progetto. Hanno più equilibrio ma sono meno umorali, sentono meno la piazza e gestiscono con i numeri. Sono filosofie diverse ma puntano poi tutti allo stesso obiettivo".

Daniele Petroselli