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Di Gennaro: "Conte è già entrato nella testa dei calciatori. Atalanta punta allo Scudetto. E punto su Kean"
02 ago 2024 18:00Calcio
© foto di Federico De Luca

A parlare di Serie A a Calciomercato e Ritiri, trasmissione di TMW Radio, è stato l'ex calciatore e commentatore tv Antonio Di Gennaro.

Ad oggi quali le tre squadre che si sono mosse meglio?
"L'Inter con Zielinski e Taremi si è ancora raffrozata e sta completando una rosa che avrà un percorso molto duro. Mi piacciono Milan, Juve e Napoli, con Conte come è entrato nella testa dei calciatori. La Roma si sta muovendo abbastanza bene, la Lazio si sta ringiovanendo con un allenatore accolto da scetticismo ma è un allenatore serio e bravo. Vedo anche la Fiorentina che sta prendendo giovani e giocatori interessanti per Pallandino. La Juve se fa ancora alcuni colpi può essere l'antagonista. L'Atalanta, se arriva anche Nico Gonzalez, vuol dire che vuole puntare in grande".

L'Atalanta può essere davvero la mina vagante?
"E' cresciuta in questi anni con un allenatore che è al nono anno su questa piazza. Ha vinto l'El in maniera dominante, contro il Leverkusen che ha fatto più di 50 partite senza perdere e perché non deve puntare allo Scudetto? Zaniolo poteva andare in una squadra più blasonata invece è andato lì e vorrà dire qualcosa. Ha delle certezze importanti come l'Inter. Poi il reparto attaccanti è ringiovanito, ma con tanto talento. Gasperini cerca di stimolare queste qualità, poi sotto l'aspetto fisico sappiamo cosa succede quando ingrana".

Su chi punta: Soulé, Zaniolo, Kean, Buongiorno o Colpani?
"Punto su Kean, perché non dico che è l'ultima possibilità ma va in un ambiente che pretende molto. E' stato un investimento importante su un giocatore che è mancato di continuità. Se fa vedere il suo valore può essere un punto di forza. A Firenze il discorso punta è sempre stato un problema negli ultimi anni. Mi auguro per lui e per la Nazionale che faccia bene".

Cosa si aspetta dalla Fiorentina?
"L'obiettivo è di alzare il livello e puntare l'EL. Con tre finali di fila comunque con Italiano il lavoro è stato importante. La squadra di palladino gioca 10-15 metri più basso e con la mentalità di imporre il gioco. Se arriva Tessmann è molto forte, è pronto per la Serie A. Se dovesse arrivare anche Gudmundsson non perde tanto rispetto a Nico Gonzalez. Con questo sistema i terzini possono garantire ancora di più delle prestazioni importanti".

Acerbi-Bastoni, Tomori-Pavlovic e Danilo-Bremer: quali i più forti?
"Ancora l'Inter, ma Pavlovic è un bel colpo, era quello che gli serviva al Milan. Per la Juve c'è da capire, ma credo che arriverà un altro difensore e Danilo può fare il terzino. Se arriva Todibo sarebbe una coppia di livello".

Como e Parma, come le vede?
"Lavorano bene. Il Parma è partito con Pecchia da lontano, possono essere delle sorprese perché hanno tutto, anche dal punto di vista economico".

Chi potrebbe avere più difficoltà: Motta, Fonseca o Conte?
"Conte è già entrato nella testa di tutti, Motta deve cambiare stile e filosofia ma i giocatori che stann oacquistando gli danno modo di fare quello che vuole fare. Fonseca è un allenatore non così superiore a Pioli ma come proposta di gioco ha fatto sempre molto bene. Forse può avere più difficoltà Motta, perché il cambio è stato proprio radicale. Qualche problema potrà averlo all'inizio, ma se arrivano nuovi esterni e il centrale, per il resto ha fatto colpi molto forti".

Dovbyk, Morata e Taremi: chi può incidere di più?
"Morata lo conosciamo, Taremi è già entrato alla grande. Dovbyk qualche dubbio ce l'ho perché all'Europeo non ha reso. Alla Roma dopo Lukaku serve uno così. Forse farà più fatica inizialmente Dovbyk".

Chi può ritrovarsi: Castrovilli o Berardi?
"Spero entrambi. Il primo è un ragazzo stupendo e ha vissuto due anni difficili, poi l'essere diventato padre ti dà motivazioni in più. In questa Lazio può fare molto".

Daniele Petroselli