Alberto Cavagnis, DS della Clodiense, è intervenuto nel corso di "A Tutta C" a TMW Radio per commentare vari temi.
Il vostro è un progetto con radici profonde che si è basato anche sulla conferma costante di mister Andreucci. Lei è arrivato lo scorso anno e volevo chiederle come ha lavorato in questo ambiente e chiederle anche degli aggiornamenti sul fronte stadio?
"Per lo stadio purtroppo ogni amministrazione ha le sue dinamiche e noi ci troviamo un po’ in mezzo a questa cosa. È chiaro che per noi giocare allo stadio Ballarin aveva un senso mentre giocare a Legnago è diverso. Il nostro stadio non ha tantissimi spettatori ma erano praticamente in campo, creando un grandissimo ambiente. L’amministrazione ora sta cercando di accelerare i tempi e speriamo di riuscire a tornare al Ballarin per i primi di novembre. Sulla prima domanda, invece, io da quando sono arrivato avevo le idee chiare. Avevo fin da subito l’idea di continuare con Andreucci perché aveva sempre fatto bene. Sono stati cambiati alcuni giocatori e, infatti, siamo finiti anche per cambiare modulo. Sui giocatori le idee erano molto chiare fin da subito. Loro la scorsa stagione sono stati bravi a tenere sempre alta l’attenzione. Vincere il campionato con 14 punti di distacco è stato altrettanto importante anche per cominciare questa stagione con le idee chiare in testa. Abbiamo lasciato un’ossatura generale aggiungendo dei giocatori di categoria che fossero anche in un determinato momento di carriera per far si che si sposassero con le nostre ambizioni".
Contro la Triestina è stata una vittoria importante se si pensa che la squadra è stata molto tempo in 10 in campo
"Vincere fa sempre bene. Noi avevamo fatto molto bene anche a Lecco ma siamo stati condannati da un autogol. Credo che contro la Triestina abbiamo fatto una super partita dal punto di vista tattico perché non è semplice giocare in 10 per tanto tempo. Io ci tengo molto a dire che siamo un gruppo con un collettivo davvero importante e che non ha una stella vera e propria. Sabato questo lo abbiamo dimostrato dentro il campo".
Lei ha sempre detto di aver avuto carta bianca da parte della società
"Questo è un aspetto fondamentale. Quando tu arrivi in una società nuova devi rispettare le idee di tutti ma è giusto che la società dia fiducia alle tue idee. Io sono consapevole, poi, che è giusto anche che la società faccia sapere anche quando le cose non vanno bene. Nel mio lavoro è giusto prendersi le proprie responsabilità. Naturalmente avere un presidente che ti da quello che ho io non è assolutamente scontato".
Su mister Andreucci e la scelta di tenerlo anche nel professionismo
"Ti racconto un aneddoto. Quando mi sono incontrato con il presidente gli ho detto che ero contentissimo di conoscerlo ma che volevo parlare con l'allenatore perché dovevo sapere il pensiero del mister. Il presidente mi ha guardato un po’ dubbioso per questa mia uscita. Fin da subito l'idea mia e quella di Andreucci erano sullo stesso filone e questo ci ha fatto creare un binomio molto importante. Quando si crea questo tipo di rapporto c’è la possibilità di pensare solamente al campo e non a risolvere altri problemi".
Per il professionismo lei ha lasciato un’ossatura generale della squadra aggiungendo qualche calciatore di categoria
"Io lo scorso anno ho preso dei ragazzi, me li sono tenuti anche in questa stagione e stanno dimostrando di poter fare questa categoria. La cosa importante è che noi abbiamo tutti giocatori di proprietà. Tranne tre giocatori, infatti, abbiamo solo ragazzi di proprietà. Il mio pensiero è stato quello di creare anche un patrimonio per la mia società".
Contro la Pergolettese la prossima giornata che gara sarà?
"Sarà una partita difficile perché loro vengono da due risultati non così veritieri. Noi abbiamo il morale alto e veniamo da una bellissima vittoria ma, come ho detto sempre lo scorso anno, noi dobbiamo dare valore a tutto quello fatto fino a oggi al di là dell'avversario. Sappiamo che si può perdere, si può vincere, si può pareggiare ma dobbiamo mettere in campo tutto quello fatto".
L’atmosfera del Ballarin è veramente incredibile
"L’emozione che si vive qui la percepisci fin da quando arrivi allo stadio. Speriamo presto di poter giocare in questo ambiente. Me lo auguro soprattutto per i ragazzi nuovi".