
A Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è il momento di Massimo Brambati, ex calciatore e procuratore.
Roma, si parla del nuovo allenatore. Lei che ne pensa?
"Allegri va tolto, non è mai stato contattato. E' una notizia di prima mano, come si dice. Lo escludo al 100%. Secondo me c'è un'opera di convincimento, anche con i risultati, che Ranieri sta facendo per rimanere anche l'anno prossimo e non Ranieri che sceglie un altro allenatore. L'unica non favorevole, mi è stato detto, è la moglie. Sta convincendo la società che non serve un altro tecnico, che sia lui a rimanere sulla panchina, non quello di andare a identificare un altro allenatore. Attenzione però, non ho detto che rimane alla Roma. E' un lavoro mirato per far sì che rimanga su quella panchina".
Juventus, situazione di mercato e non solo:
"So due cose di certo, perché la mia fonte è autorevole e all'interno. La prima è che Elkann è molto irritato di questa situazione, che è venuto a sapere che Scanavino e Giuntoli a fine anno scorso anno si sono dati un bonus di 400 mila euro ciascuno e che tra 20 giorni ci sarà un CdA e molto probabilmente dovranno fare un altro aumento di capitale. Sono stati spesi tanti soldi, alcuni incassati male, ma qualcuno ha riferito ad Elkann come stanno realmente le cose. Credo che la situazione sia molto ingarbugliata, anche se so al 100% che l'obiettivo su cui si è già mosso Giuntoli è Osimhen per giugno".
E Motta?
"Ieri sulla Gazzetta c'è stato un pezzo importante e molto duro. E' una stoccata, rivolta a Giuntoli e Motta, che ha dietro una mano lunga? Se la proprietà tende a difendere l'operato di Giuntoli e Motta non si muove per limare le posizioni? E' una cosa che fa riflettere. Io credo che anche Giuntoli in questo momento è sotto osservazione. Se non centrano la Champions? Lì ci sarebbe un cambiamento radicale, credo che sarebbe così. Se la Juve sarà fuori, sono molto più propenso a pensare che ci sarà un colpo di spugna".