L'ex centrocampista di Juventus e Nazionale Alessio Tacchinardi ha parlato a TMW Radio. durante 'Stadio Aperto', del momento dei bianconeri e non solo.
Valencia in Champions favorito rispetto all'Atalanta?
"Considero gli spagnoli favoriti per l'esperienza europea. Al Mestalla ci ho giocato ed è sempre una bolgia, ma nell'otto probabile che poteva pescare l'Atalanta lo possiamo considerare un sorteggio favorito. La squadra di Gasperini sa come metterti in difficoltà, ha pagato d'esperienza nelle prime giornate e ora se la va a giocare".
Sulla Juventus:
"L'unico ostacolo è la Juventus stessa in Champions League. In Europa contano gli episodi, la gara in sé, bianconeri comunque fortunata. Più avanti ci saranno big da affrontare, non si può sottovalutare nessuno. Anche se la Champions comincia dai quarti di finale e devi arrivare mentalmente e fisicamente al massimo".
Tatticamente schierare quei tre lì davanti cambia rispetto all'avversario?
"Ho giocato con giocatori che a fatica si passavano la palla e loro li vedo divertire insieme. Dybala trequartista che ti gira dietro le spalle, sgusciante, è difficile da riprendere. Si può avere un certo tipo di equilibrio in alcune partite, magari recuperando Rabiot. Ci sono delle alternative interessanti, per fare un tridente così pesante serve un centrocampo muscolare e il francese può risultare decisivo".
Kean deve ancora segnare e gioca poco, cosa succede?
"Avesse giocato nella mia Juve non sarebbe mai potuto andare via. Niente soldi ma solo concentrazione al lavoro, come fece Del Piero con Baggio. Tutti battagliavano, oggi dopo cinque partite fatte bene ti espone a più soldi e nuova fama. Invece sei solo un giovane che ha bisogno di crescere, è cambiata la società in generale".