Mario Sconcerti, prima firma del giornalismo italiano, ospite di 'Stadio Aperto' su TMW Radio:
Che idea si è fatto rispetto alle polemiche e ai cambi di calendario?
"Tutto questo è una prova di buona volontà e speranza, perché comunque sia l'8 marzo decide il governo. Ci sono 19 società che hanno deciso di anticipare una giornata a cui l'Inter, in collisione con la Lega, non si piega perché vorrebbe giocare prima con la Sampdoria come da calendario. Facciano quello che credono, sono prove di organizzazione, ma l'8 marzo ci sarà sempre qualcosa che decide se si può giocare o meno".
Perché secondo lei l'Inter spinge a tutti i costi nel giocare prima con la Sampdoria?
"Perché in questo momento è fuori e ha bisogno di punti. Vuole arrivare a giocare con la Juventus con meno punti di differenza, in questo momento è fuori dalla lotta. L'Inter ora deve vincere partite che altri hanno già vinto, l'Inter non si sente più importante, ora che è terza e a diversi punti di svantaggio. Questa è una prova di organizzazione preventiva, è il governo che stabilirà il da farsi".
Eppure che senso ha da parte del presidente Zhang dare del pagliaccio a Dal Pino?
"Bisognerebbe chiederlo a lui. C'è una società che non accetta tutto questo. Parliamo di calcio e tutto questo dipenderà dal governo, non dalla politica del calcio. Stiamo vivendo su regole che limitano la nostra libertà, perché dobbiamo metterci a litigare sul calcio. A me sembra che si sia passato un limite quando Zhang dà del pagliaccio al presidente della Lega, non si può lavorare insieme se ci si offende. Il campionato è falsato come è falsata la nostra vita da due settimane fa".
Dall'Assemblea di domani cosa si aspetta?
"Non contano niente quindi non mi aspetto nulla. Possono mettersi d'accordo sul calendario, ma l'ultima parola spetta al Governo. Se il regolamento prevede che ci debba essere l'unanimità, siamo al punto di partenza. Bisogna aspettare la vera grande notizia, che stanno diminuendo i contagi".