Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di malattie infettive e professore all'Università Tor Vergata di Roma, ha parlato di Coronavirus a TMW Radio, durante Maracanà.
Un suo parere sulla situazione generale:
"L'Italia ha delle ondate successive di epidemia. C'è stato prima il Nord interessato, ora sta interessando il Lazio e le regioni centrali. Stiamo vedendo un numero crescente di casi ed è il segno che sta circolando a Roma. Ci dobbiamo aspettare che il Lazio dovrebbe godere delle misure contenitive messe in atto negli ultimi giorni. Mi aspetterei quindi che ci possa essere un numero di casi minori rispetto a Lombardia e Veneto. Ma tutto ciò che si è realizzato ora, si vedrà tra 15 giorni. Vedere un aumento dei casi nei prossimi giorni potrebbe scoraggiare, ma invece l'effetto reale lo avremo tra circa 15 giorni. E' efficace quello che stiamo vedendo, quello che abbiamo visto in Cina ha avuto un grande effetto. Un isolamento fatto bene vuol dire bloccare l'epidemia. La discesa dei casi sarà lenta".
Il premier inglese ha detto "Abituatevi a perdere i genitori". Che messaggio è?
"Sono in disaccordo, è un messaggio forte ma inopportuno. Prepariamoci a difendere i nostri genitori piuttosto. Non è un fatto ineluttabile. Sono le persone più fragili e a rischio, ma anche loro guariscono. La mortalità rimane globalmente bassa. Certamente in Italia le persone infettate sono molte di più di quelle che abbiamo contato. Molti lo hanno avuto ma non se ne sono accorti".
Una volta che viene diagnosticato, c'è il rischio di riprendere il Coronavirus?
"Le malattie virali normalmente conferiscono una buona immunità. Certamente dà un'immunità sufficientemente lunga. Le ricadute ci sono state perché non era mia scomparso da quelle persone".
Ad alte temperature, il virus muore?
"Parliamo di temperature ambientali. Il Covid-19 è un Coronavirus, molto comune, stagionale. Normalmente vediamo queste epidemie fino ad aprile, massimo maggio. La speranza, così come fece la Sars, è che scompaia a giugno, come in quel caso. L'elemento di difficoltà è che la Terra ha emisferi diversi e che questa alternanza, in un mondo così globalizzato, può vedersi alternare questa epidemia".
Che tipo di tempi dobbiamo darci per tornare ad una vita normale?
"Temo che comunque sarà un qualcosa con cui dovremmo convivere fino all'inizio dell'estate. Ma dipenderà dal livello dell'epidemia che riusciamo a creare".
Farmaco anti-artrite può funzionare?
"E' un farmaco utilizzato per l'artrite reumatoide. E' molto forte e controlla la risposta infiammatoria che ha il corpo durante certe malattie. E' un farmaco importante, che riduce l'infiammazione ma non batte il virus. Riduce la polmonite, ma serve qualcos'altro. Non è la soluzione al problema. Ci aiuta a gestire pazienti complicati, anche con risultati sorprendenti, ma servono ulteriori armi, tra cui il vaccino. Tempi per quest'ultimo? Si potrebbe realizzare in poche settimane, ma serve capire poi che sia effettivamente efficace, provandolo prima su animali e poi sull'uomo. Una volta che viene stabilito che è efficace, si può iniziare a produrlo. Ma servono tempi abbastanza lunghi, di solito 9-18 mesi, ma speriamo di averlo prima".