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Bennati: "Un sogno salvare Tour, Giro e Vuelta. Tutti i ciclisti in forma in un mese"
15 apr 2020 17:05Altri sport

L’Uci, la Federazione ciclistica internazionale, ha varato un nuovo calendario internazionale: Tour de France il 29 agosto e Giro d’Italia ad ottobre dopo i Mondiali, ma prima della Vuelta di Spagna, che si correrà a novembre. A parlare del momento delle due ruote anche Daniele Bennati, tra i più forti velocisti azzurri degli ultimi decenni insieme a Cipollini e Petacchi, ritiratosi lo scorso anno e che in carriera ha vinto due Giri del Piemonte, tre tappe al Giro d'Italia, due al Tour de France e sei alla Vuelta a España, oltre ad aggiudicarsi la classifica a punti alla Vuelta a España 2007 e al Giro d'Italia 2008.

Il Coronavirus ha stravolto le vite di tutti, compresa quella dei ciclisti. Un vero colpo al cuore vedere tante corse cancellate:
"E’ una situazione straordinaria che non fa bene, soprattutto al movimento. Stiamo prendendo una bella batosta. Per i tifosi è una grande delusione. Ho smesso da poco ma mi metto nei panni degli ex colleghi che si devono allenare sui rulli. Scalpiterei per andare su strada, non so quanto sarei durato così. E poi sento di squadre che stanno rivedendo i contratti e la situazione è molto complicata. Il ciclismo non è paragonabile al calcio. Se viene cancellata gran parte della stagione, gli sponsor possono farsi indietro. E questo penalizza molto. Le prospettive sono quelle di recuperare le grandi gare, quindi spero che i compensi dei ciclisti si possano recuperare, magari chiudendo a fine novembre la stagione".

Quanto ci vorrà per tornare in forma?
"Ci vuole un mese di preavviso, per dare la possibilità a tutti di presentarsi più o meno allo stesso livello. In alcuni Paesi non ci sono le condizioni per scendere in strada ad allenarsi, come da noi. Ad oggi ci sarebbero atleti più preparati di altri. Per questo servirebbe un mese almeno per far arrivare ad una buona forma tutti".

Lei sarebbe per una ripresa anche senza pubblico?
"Nel ciclismo non si paga il biglietto e lo spettacolo, nel nostro sport, lo fa anche il pubblico. Da quanto ho capito anche il parton del Tour Prudhomme non lo prevede così. Se si tornerà, si farà in maniera normale. Si devono salvare appuntamenti come il Tour, magari spostando il Giro e poi la Vuelta. Sarebbe un sogno".

Le sono piaciute le gare virtuali di questo periodo?
"E’ davvero bello. Se non ci fosse questo tipo di approccio, sarebbe ancora più brutto. E' ottimo per gli atleti per tenersi in forma, ma soprattutto è importante per tenere il rapporto con gli appassionati. E’ fondamentale rimanere in contatto con loro. E’ bello poi magari misurarsi per un amatore con un ciclista professionista. Bello che ci siano queste occasioni".

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Daniele Bennati intervistato da Daniele Petroselli © registrazione di TMW Radio