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Piccari: ”Si è rotto qualcosa tra Conte e il Napoli”
13 nov 2025 12:04Calcio
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Durante l’appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio il direttore Marco Piccari. Queste le sue parole: “Mi piace vedere una nazionale a trazione anteriore, almeno ci facessero vedere dei gol. Tanto bisognerà fare i playoff, senza esaltarci facendo passare come grande impresa qualche risultato. Magari facciamo i complimenti a Sinner e Musetti se dovesse battere Alcaraz che lo meritano di più”. 

 

Ti convince questo 4-2-4 di Gattuso?

“È la cosa più interessante di stasera, non c’è tanto altro da vedere oggi. Vogliamo vedere i gol, il resto non c’è molto da vedere. Non penso possano arrivare buone notizie dalla Norvegia, poi nel calcio può succedere di tutto ma non mi aspetto sorprese”. 

 

Qual è il problema principale del nostro calcio?

“Ci sono difficoltà talmente evidenti che conosciamo da tempo, noi siamo rimasti a Italia 90 a livello di strutture e siamo messi malissimo. C’è una burocrazia che inchioda tutto, qui viene fatto scappare chi vuole investire. Siamo messi così, se non capiamo che stiamo perdendo sempre più terreno non andiamo da nessuna parte. Viene lasciato tutto al caso, anche la vittoria dell’Europeo è frutto del caso. Purtroppo questa è la nostra realtà e non si riesce a scardinare”. 

 

Come spieghi le difficoltà del Napoli di Conte?

“Fa pensare molto la pausa di Conte, io non ho mai visto una cosa del genere con qualsiasi allenatore. A meno che non ci sia un problema di salute e ci mancherebbe, ma non ho mai visto un allenatore assentarsi per una settimana. È una cosa anomala, poi è tutto concordato e va bene così, ma resta una cosa inspiegabile. Si lavora comunque con i giocatori non convocati dalle nazionali, è una cosa anomala e grave. Poi se vogliamo dire che Conte non si può criticare allora va bene, ma non è una cosa normale”. 

 

Hai la sensazione che Conte si sia pentito di proseguire col Napoli?

“Non accetto la stanchezza e non accetto che tutto questo si possa far passare come normalità. Si era preso un anno sabbatico prima di Napoli, era arrivato fresco e riposato. Conte è l’esempio del martello continuo e pensare che si sia stancato a novembre non è credibile. A meno che non ci sia un problema serio e grave che esula dal calcio, altrimenti credo si sia rotto qualcosa. Non so se si sia pentito, sicuramente questi atteggiamenti fanno capire che non era così convinto di proseguire al Napoli”. 

Redazione TMW Radio