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Durante l’appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio il direttore Marco Piccari. Queste le sue parole: “Ieri la Roma ha affrontato un avversario morbido, ma sono partite che devi sempre vincere. Ho visto una squadra che si è applicata, ma rimane un problema profondo perché gli attaccanti non segnano. Non punge il reparto offensivo, anche Soulè non mi è piaciuto. Queste partite vanno sempre vinte, anche con avversari morbidi, è importante partire forte e vincere. Poi però bisogna fare delle valutazioni e ci sono delle difficoltà che vanno risolte perché segnano i difensori. Si sono visti dei principi, la squadra sta applicando le idee dell’allenatore. La Roma mi è piaciuta col Bologna, non nelle altre partite. Davanti però non segnano ed è un problema profondo, siamo a 5 partite stagionali e gli attaccanti non si vedono. Non è un allarme che suona in maniera furibonda, ma è un problema da analizzare. Ieri Dovbyk non mi è piaciuto in niente, sembrava un giocatore che non ci azzecca nulla. Ferguson sembra molto acerbo, fa sportellate ma devi segnare. Anche Soulè non ha inciso, i risultati sono positivi ma facendo un’analisi complessiva oggi ci sono delle difficoltà che vanno messe sul conto. Questo ci può stare, cambiando un allenatore in un gruppo che ha fatto molto bene con Ranieri è normale avere qualche difficoltà”.
Chi avrebbe guadagnato di più nello scambio Gimenez-Dovbyk?
“Non lo so, credo che Krstovic sarebbe stato l’attaccante perfetto per Gasperini. Nell’impianto di gioco di Allegri forse Dovbyk poteva starci meglio. A me Gimenez continua a non convincere, rivediamolo nel prossimo appuntamento ma non mi convince fino in fondo”.
Juventus e Napoli devono fare di più?
“Anche la Juventus deve migliorare, otto gol subiti in tre partite sono tanti. È seconda in classifica, ma c’è un problema specialmente in mezzo al campo. Poi classifica alla mano va benissimo, però bisogna migliorare. Gli attaccanti sono importanti e il Napoli dovrà trovare i gol degli attaccanti, Lukaku ha trovato pochi gol ma ha mandato i compagni a segnare. De Bruyne è un giocatore molto forte e non mi permetto di discuterlo, ma credo che abbia portato qualche squilibrio. McTominay è partito col freno a mano tirato, non perché non sta bene, ma durante la partita deve ridisegnarsi e trovare le coordinate giuste. Il Napoli poi parte con quattro vittorie su quattro, ora questa partita col Milan è uno snodo importante. Sono squadre con valori importanti e questa partita ci dirà qualcosa di importante, potremo iniziare a giudicarle meglio”.
Conte deve prendersi le responsabilità come fa De Laurentiis?
“Questi sono due personaggi che recitano una parte. Conte è bravissimo a mettere le mani avanti, sa di avere la squadra più forte ma tira fuori questo discorso furbesco dopo il Pisa. De Laurentiis dice che ha speso e fa bene a dirlo, uno cerca di mettere le mani avanti, l’altro dice il suo e parla di squadra forte costruita per vincere. Sono due personaggi che vogliono stare uno avanti all’altro, per Hojlund parliamo di quasi 50 milioni spesi. Conte andò via sbattendo la porta alla Juve e all’Inter, quando lo prendi sai che è questo”.
Quale sarebbe il nome giusto per la presidenza della Juventus?
“Io penso che Platini sia la figura giusta, l’unico problema è capire che rapporto possa avere con la UEFA. Per me sarebbe la figura ideale, è riconoscibile a livello mondiale e può dare tanto come riferimento. Non trascurerei però questo rapporto con la UEFA, non serve una battaglia in questo momento. Non avendo un rapporto idilliaco con l’attuale gestione della UEFA, prendere Platini può creare qualche situazione delicata. La figura di Del Piero sarebbe più diplomatica, non ha attriti particolari. C’è grande stima per Del Piero, ma Platini è già una figura e un personaggio enorme”.
Juve-Atalanta che partita può essere?
“È un’altra bella partita e manderebbe un bel messaggio la Juve, l’Atalanta sta bene e ha ritrovato giocatori e convinzione. Se Juve e Inter vincono le loro rispettive partite poi si aspetta Milan-Napoli. Questo turno ci dovrà far capire qualcosa. Io non mi aspetto un campionato da fuga, non credo che il Napoli a gennaio avrà vinto il campionato. Il doppio impegno porta via tanto dal punto di vista fisico e mentale. Napoli, Inter e Juve sono impegnate in Europa e qualcosa lo perdono. Attenzione al Milan, secondo me qualche cosa di diverso lo sta proponendo. È un Milan che non fa difesa e ripartenza, ma gioca in attacco ed è in crescendo. Ora ha due partite molto interessanti e vedremo a che punto è”.
Puoi fare la top 3 degli allenatori in Serie A?
“Il terzo è veramente difficile, ci metto Fabregas perché secondo me sta facendo un bel lavoro. Può fare qualcosa di importante, non dico col Como, ma può dare continuità. Al secondo posto ci metto Conte e al primo Allegri, lo vedo avanti in questo momento. Non mi danno certezze Tudor e Chivu, ma vedo Chivu leggermente più avanti Allegri è tornato con una testa diversa, alla Juve è tornato con un atto di presunzione dicendo che avrebbe sistemato tutto subito. Questa volta è un’altra storia, ha capito di aver sbagliato e dopo esser stato massacrato di critiche ha fatto qualcosa di diverso”.
