
L'ex calciatore Alessandro Melli ha parlato ai microfoni di TMW Radio, durante Maracanà.
Parma, che ne pensa di Cuesta come allenatore?
"Il calcio non è matematica e anche un ragazzo di 29 anni può essere preparato e può far bene. Lo scorso anno hanno preso Chivu che non ha mai allenato in Serie A e ora è all'Inter. Se è competente, ha una buona squadra e ha la società bene può far bene. Anche Sacchi al Milan fu una scommessa ma la vinsero. La paura più grossa è che se partisse male, la stampa lo criticherebbe e potrebbe fare la fine di Maresca che fece al Parma. E che ora è diventato un signor allenatore. Sicuramente Cherubini lo aiuterà, ma se dopo 10 partite fa cinque punti...".
Come valuta le parole di Inzaghi col nuovo club e sull'addio all'Inter?
"Non c'è nessuno che ha detto qualcosa di vero. Uno aveva già preso la decisione per andare via, sia che vincesse che perdesse la Champions. L'Inter si è trovata spiazzata? Forse hanno pensato che era meglio che andasse, hanno fatto credere che fossero spiazzati e hanno trovato questa alternativa".
Paolillo dice che i giocatori sapevano dell'addio di Inzaghi e che questo ha inciso sulla prestazione in finale di Champions:
"Non ci credo. Io gioco perché devo vincere, per il mio palmares e non mi faccio condizionare da altro".
Italia, come ha visto l'addio di Spalletti? E come valuta la scelta di Gattuso ct?
"La FIGC ha responabilità gravi. Non si può arrivare a un punto del genere. Spalletti aveva delle attenuanti con la Norvegia, e poi hai tutte le opportunità ancora per rimediare, ma hanno sbagliato i tempi. Le responsabilità ce le ha Spalletti ma soprattutto Gravina. C'è modo e modo di comportarsi e ne esce malissimo Gravina".