
A Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è arrivato il momento di Stefano Impallomeni, giornalista ed ex calciatore.
Serie A, mancano 180 minuti alla fine. Come finirà?
"Parma è l'ultimo grande ostacolo per il Napoli per vincere questo duello. L'Inter la vedo più libera di testa, si sono scambiati i ruoli, il Napoli ha il pallino in mano ma farà fatica. Se vince a Parma, ha vinto lo Scudetto, ma non sono così certo che lo farà".
Roma, ultima all'Olimpico per Ranieri. E ha parlato anche di mercato:
"La cosa significativa è che non possono sbagliare i giocatori ora. E che si cambierà in attacco, comunque si farà qualcosa. Ha compiuto un vero miracolo lì, perché se immagino un altro campionato non penso a uno dove sbagliano ancora 3-4 squadre. Serve mettere almeno 10 punti in più per essere competitivo. Non devi sbagliare gli acquisti e se ci sarà l'opportunità credo cambino l'attaccante".
Quale tecnico arriverà alla fine?
"Non lo so, Gasperini sarebbe una scelta dura adesso, dal punto di vista ambientale. Ranieri per la prima volta sarà dirigente, ha detto che saranno anni difficili per un mercato limitato, ma il 70% sarà confermato. De Rossi ha col suo staff altri due anni di contratto. In una fase di risparmio, perché non ripartire con lui, creando un blocco romanista importante? Io credo che potrebbe accettare, non sarebbe una scelta di ripiego. Se Fabregas è saltato, ed era la prima scelta di Ranieri, quali sono le alternative? De Rossi con Ranieri accanto allora saresti coperto, tutelato. Viste le limitazioni, sarebbe la scelta ideale il duo Ranieri-De Rossi".
E chi dovrebbe scegliere il Milan?
"Sarri bravo ma caratterialmente non lo vedo adatto a Milano".
Più Parma o Lazio come ostacolo Scudetto?
"Il Napoli è al limite, tirerà fuori tutto quello che ha e ce la può fare. Il pari col Genoa è l'anticamera di qualcosa...non mi è piaciuto, se vuoi vincere non può accadere quel pari. Conte nel cuor suo sa che è stato di una gravità inaudita quel pari. Teme fortemente, con un Parma che deve salvare la pelle. Non sarà facile".
Reijnders, Maignan, Leao e Theo Hernandez: cosa farà il Milan?
"Pecci ieri ha detto che prima c'è l'uomo, poi il calciatore e gli schemi. Puoi avere tutta la confusione possibile e i big si interrogano su questo. In finale l'atteggiamento non c'è stato in questo caos. Il Milan ha deluso in finale, la prestazione è inaccettabile indipendentemente dai casini societari".
Tudor, parole dure su come ha trovato la squadra:
"Ha una media punti uguale a Motta, quindi i problemi rimangono. Non c'è stato alcun miglioramento con Tudor. Io non lo confermerei, assolutamente. Ma lo sa anche lui. E' stata una propaganda personale questa conferenza, è un buon tecnico ma decideranno gli altri alla fine. La Juve è una cosa seria. Cosa sbandiera? Ha detto che ha trovato una Juve in un buco profondo, ha denigrato il lavoro del tecnico precedente, ma ha fatto lo stesso cammino. Mi è stata una propaganda per confermarsi. Abbiamo l'esempio di Ranieri, che ha fatto 19 risultati utili consecutivi. Non ho mai sentito dire da lui qualcosa di simile sul predecessore. E' una guerra tra poveri, ridicola, che non appartiene alla storia della Juve. Se fossi un dirigente, gli chiederei conto. E' un mettere le mani avanti su qualcosa? Magari senti che non ce la fai a fare bottino pieno nelle prossime gare? Adesso se la Juve non centrasse la Champions, andrebbe lo stesso al Mondiale per Club? Per me no. Ci vai con un trombato, che non ha centrato l'obiettivo principale?".