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De Paola: ”Bravi azzurrini, ma perché non giocano nei club?”
23 giu 2025 11:40Calcio
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Nel corso dell’appuntamento odierno con L’Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto il direttore Paolo De Paola. Queste le sue parole: “Dobbiamo fare un applauso a tutti gli Azzurrini, dall’under 17 all’under 21 fanno tutti bene. Bisogna capire perché questi giovani non trovano spazio in prima squadra. C’è stato un arbitraggio pessimo, poi ci accusano di fare sceneggiate ma i tedeschi hanno fatto qualcosa di inverosimile. Questo però è un ben di dio che non trova poi spazio nelle nostre prime squadre. Il calcio va in una direzione verso cui c’è un livello altissimo, da Yamal e Mbappé e giovanissimi interessanti, mentre dalla Serie B in giù non c’è un grande traino e non c’è grande significato. Il talento e la qualità dei giocatori fa una differenza abissale, rimarcando questa enorme differenze tra le categorie. C’è un abisso oggi tra la Serie A e la Serie B, prima anche giocatori dalla Serie C potevano arrivare in Serie A. È difficile per i giovani e per le categorie inferiori. Si marca una differenza di qualità che fa la differenza”. 

 

Cosa lascia la scena vista ieri all'Arechi?

"Non è stata una scena ortodossa, ma fortunatamente i tifosi non hanno fatto male a nessuno. Non è stato nulla di eccezionale, i tifosi volevano solo interrompere la partita. È un atto da condannare, ma rimane ancora nei limiti di una protesta comprensibile. La Salernitana ne ha subite troppe, non sono un fomentatore, ma dall'ultima intolleranza alimentare che ha colpito 21 elementi del gruppo squadra, il playout interrotto, Gravina che prima agevola l'ingresso di Iervolino nel calcio e poi non dimostra vicinanza con una decisione che interrompe il playout a 12 ore dalla partita. Ora ci saranno strascichi penali, ma che tristezza vedere questo finale di campionato". 

 

C'è una crisi di leadership nel calcio?

"Non si possono legare pirateria a problematiche sulla crisi del calcio, la crisi è dovuta a inefficienze proprio di chi organizza il calcio. Il calcio ha bisogno di altro, non di queste uscite. Se ti trovi con un presidente federale eletto con il 98% dei voti perché non ci sono alternative capisci quale sia la pochezza di questo mondo. È un pastrocchio dal quale è difficile uscire, non c'è chiarezza e si hanno nemici nella stessa casa dove bisognerebbe partorire le norme". 

 

Cosa lasciano queste prime due partite di Chivu nel Mondiale per Club?

"Mi è sembrata una sofferenza incredibile, una partita da Inter ma non degna della squadra vice campione d'Europa. Queste difficoltà si vedono anche nel nervosismo di Acerbi, è caduta la maschera in questi mesi. Gli episodi con Muller e Juan Jesus avevano lasciato perplessità confermate poi dalle parole violente di questi giorni, tutti fatti che fanno cadere la maschera sul personaggio Acerbi. Si trattava di uno sfottò, non c'è stato alcun insulto, te lo tieni e stai zitto. In campo non si sta vedendo molto, ma la buona sorte accompagna molto questa squadra e pareggiando 2-2 col River si tratterebbe di qualificazione sia per l'Inter che per il River". 

 

Che risposte sta avendo invece la Juventus?

"Tante cose positive che inducono a guardare con interesse anche al mercato che ci sarà, specialmente intorno al nome di Vlahovic. Non sono state prove proibitive contro avversari comodi, però la Juve ha messo in mostra Yildiz che è sempre più sciolto nelle giocate. Mi ha fatto piacere vedere questo ragazzo che cerca una conferma nella leadership che deve mostrare adesso nelle partite vere, quale miglior partita di quella contro il City per affermare nuovamente questa personalità. Mi sono piaciuti altri giocatori, ho rivisto vigore in Koopmeiners, ho visto qualità in Alberto Costa, è tornato il gol e le finte per Conceicao, vediamo soltanto se adesso questa squadra troverà l'identità intorno alla figura di Tudor". 

Redazione TMW Radio