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Conterio: "Juve, la crisi è mentale. La dirigenza si guardi intorno, ma esonerarlo resta un autogol"
15 set 2022 12:23Calcio
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Nel corso dell’appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto ai microfoni di TMW Radio Marco Conterio. Queste le sue parole:

Perché la Juventus dura venti minuti e poi si scioglie? 

“Perché la Juve è in crisi totale dal punto di vista psicologico. Alle prime difficoltà non riesce a rimanere unita. Faccio fatica in tutto ciò a capire come Allegri non si senta parte del problema. La dirigenza ha costruito una squadra per lui e i risultati continuano a non esserci. Se atleticamente e di testa non sei al cento per cento vuol dire che l’allenatore non ha in mano la situazione”.

Manca il concetto di squadra?

“Danilo e Bonucci sono il simbolo di questa squadra che non riesce a portare la barca in porto, i giocatori devono ritrovare unità. Anche i nuovi acquisti devono dare di più, Di Maria sembra fuori forma e fuori condizione. Ieri è entrato in campo e non ha dato nulla alla squadra, ed è irrispettoso che lui e Paredes non siano andati insieme alla squadra sotto la curva, bisogna essere squadra pure in questo”. 

Allegri rischia?

“La Juventus deve fare le valutazioni da azienda, senza farsi influenzare dal resto. Bisogna prendere in considerazione la possibilità di poter vedere altre soluzioni, costi permettendo. È chiaro che comunque esonerare un tecnico con uno stipendio come quello di Allegri sarebbe un autogol”.

Come giudichi questo Napoli di inizio stagione?

“È proprio l’opposto della Juve. Qui a livello di testa la squadra c’è, nonostante i due rigori sbagliati contro il Rangers la squadra non si è disunita e ha offerto un’ altra prestazione sontuosa. Non sappiamo se questo Napoli durerà, ma sicuramente è squadra vera”

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